Liberu, in coerenza con i propri principi fondanti quali la tutela dei diritti sociali e civili di tutti i popoli del mondo, si unisce alle decine di associazioni e movimenti che chiedono che vengano sbarcati immediatamente i 150 migranti messi in salvo dalla nave militare italiana Diciotti tenuti in ostaggio ormai da 9 giorni e da 5 giorni fermi nel porto di Catania.

I migranti, spesso vittime di guerra e sempre vittime di uno stato di povertà causato dalle ingerenze coloniali europee, in molti casi hanno subito diversi abusi e hanno affrontato un viaggio da più di 2 anni alla ricerca di un porto sicuro dove poter vivere e salvarsi la vita. I migranti attualmente ancora tenuti sotto sequestro sulla nave Diciotti si vedono negati i diritti riconosciuti dal testo unico di legge sull’immigrazione e dei diritti fondamentali dell’uomo che impongono agli Stati, prima ancora di assumere qualsiasi decisione relativa al loro destino, che vengano identificati e messi nelle condizioni di chiedere asilo e protezione.
La situazione sulla nave Diciotti, oltre che aggravarsi per le condizioni igienico-sanitarie in cui sono costretti a vivere i migranti e i rischi sanitari per l’equipaggio, risulta essere sempre più una vergogna considerato l’uso come scudi umani di persone fragili per cercare di ottenere dall’UE quello che i rappresentanti politici italiani non sono in grado di mediare nelle adeguate sedi di Bruxelles.

Liberu pertanto ribadisce che i 150 migranti devono poter sbarcare in un “porto sicuro” ed essere quindi sbarcati in Italia, nel rispetto della normativa vigente e delle regole che paradossalmente vengono violate proprio da chi è pagato per farle rispettare.

Liberu – Lìberos Rispetados Uguales