Il prossimo venerdì Liberu parteciperà al terzo appuntamento del tavolo del centro sinistra, un altro passo verso le elezioni regionali 2024 nelle quali parteciperemo con una nostra lista.

I quotidiani sardi ci informano che tra i candidati presidenti vi sarebbero diverse opzioni proposte da una parte dal Pd e dall’altra dal M5S, noi ribadiremo la nostra posizione favorevole alle primarie.

Perché insistiamo su questa posizione? Perché riteniamo che sia una questione democratica dirimente, un segnale forte che vogliamo mandare alla cittadinanza sarda per renderla partecipe delle decisioni cruciali in un periodo fertile per l’astensionismo.

Il nostro auspicio è quello di risvegliare le coscienze dopo decenni di torpore democratico, scatenare passione politica in chi non l’ha mai avuta e restituendola a chi l’abbia persa per via di costanti delusioni, disillusioni e pessimismo, verso una gestione davvero virtuosa della cosa pubblica.

Le elezioni regionali del 2024 dovranno essere, a nostro parere, il punto di partenza per la costruzione di un nuovo processo politico per la Sardegna e per i suoi abitanti, che sia finalmente inclusivo, coinvolgente ed emancipante, per far sì che il futuro e lo sviluppo della Sardegna non siano mai più scritti sotto dettatura, ma autonomamente espressi.

Per questo la scelta del candidato presidente dovrebbe essere il più possibile condivisa con gli elettori. In questo senso, il candidato presidente prescelto non dovrà quindi far altro che rispettare il programma e tutti i punti decisi dal tavolo. Un candidato presidente che dovrà rispondere in futuro non solo a quelle parti che sono state favorevoli alla sua nomina, ma a tutti indistintamente.

Siamo invece contrari ad una scelta del candidato/a presidente che provenga da decisioni e accordi elettorali predisposti fuori dal tavolo e che sono ben lontani dall’obiettivo di restituire ai sardi la scelta sul proprio presente e sul proprio futuro.

Per questo al tavolo porteremo ancora una volta la nostra posizione favorevole verso le primarie, e in questo contesto accogliamo positivamente la disponibilità manifestata pubblicamente dal Presidente Renato Soru, che si è già espresso a favore di questo metodo democratico e auspichiamo altre prese di posizione in questo senso anche da parte di altri esponenti.

Pensiamo invece che non sia utile alla crescita del progetto complessivo la metodologia di formulare candidature che siano frutto di accordi tra pochi, fuori dal confronto democratico e lontano dalla nostra terra.