In data odierna è stato reso noto che ci sono state 9 manifestazioni di interesse per l’acquisto delle terre e degli stabili di Surigheddu-Mamuntanas in agro di Alghero, otto di aziende sarde e una di un’azienda italiana.
Questa manifestazione di interesse avviene a seguito della pubblicazione del bando regionale,scaduto il 27 maggio scorso.
I vertici della politica regionale cercano ripetutamente di confondere le idee fin da quando facemmo il blitz per portare l’attenzione sulla vicenda, comunicando notizie imprecise e spacciando ottimismo per nascondere i reali pericoli che il bando di vendita presenta.
Oggi, saputa della manifestazione di interesse da parte di queste nove aziende, hanno dichiarato “grande soddisfazione” ma allo stesso tempo sul sito della Regione si legge:
“Gli uffici dell’Assessorato stanno lavorando alla predisposizione del bando di gara, che sarà aperto a tutti e non soltanto alle 9 imprese che si sono espresse.”
Questo significa due cose:
1) viene assolutamente confermato il bando per la vendita di Surigheddu-Mamuntanas, anziché optare per una concessione trentennale ad aziende e cooperative di residenti in Sardegna.
2) Le cordate di speculatori internazionali continuano ad essere ammesse al bando di gara per l’acquisto. E’ chiaro che sbaraglieranno i concorrenti sardi con la loro superiorità e trasformeranno quelle terre in resort di lusso e campi da golf.

Noi continuiamo a credere che sia necessario rilanciare la nostra economia, costruire un futuro basandoci sulle nostre risorse e dare lavoro ai tantissimi disoccupati sardi che ogni giorno stanno emigrando.
Quelle terre e quegli stabili, che sono proprietà della Regione e quindi dei cittadini sardi, non devono essere venduti ma dati in concessione.
Solo questo permette di vincolare al rispetto dei contratti e garantire che vengano davvero usate per la produzione agroalimentare e non per il turismo di lusso.
Solo in questo modo si può essere sicuri di riuscire a garantire lavoro e benessere per migliaia di Sardi, anziché i soliti affari per sceicchi e magnati d’oltremare.
Per questi motivi, non essendoci stato alcun ripensamento da parte della politica regionale ma anzi, una esplicita riconferma delle intenzioni di vendere a chiunque si catapulti in Sardegna,

CONFERMIAMO L’OCCUPAZIONE DI SURIGHEDDU
PER SABATO 11 GIUGNO 2016
DALLE ORE 10:00

Chiamiamo tutti i cittadini, tutti i figli liberi di Sardegna, tutte le organizzazioni politiche e le associazioni a partecipare in massa per esprimere la propria contrarietà a questa svendita della nostra terra da parte della Giunta Pigliaru, per difendere il diritto dei Sardi a disporre dei loro beni e sviluppare un’economia veramente autonoma e produttiva.

Lìberos Rispetados Uguales – LIBE.R.U.