Si potrebbe dire, purtroppo, che non è una novità, le esercitazioni militari le fanno sempre e da tempo. Ma forse per il periodo che stiamo vivendo nello scenario internazionale questa volta si è voluto dare un segnale ancora più forte e preoccupante.

Da giorni mezzi militari attraversano le nostre città, il porto di Cagliari è stato trasformato in un porto militare, caccia volano sui cieli di Alghero ed elicotteri volano a bassissima quota sui paesi di mezza Sardegna. Lungo la costa del capoluogo, Quartu compresa, intere zone a mare di libera circolazione sono state interdette.

L’imponenza della mobilitazione concentrata in Sardegna infatti è da incubo, sia per quanto riguarda i mezzi impiegati ed il numero di uomini, sia per l’estensione dell’interdizione degli spazi a mare con relativi divieti di transito, pesca, balneazione ed i conseguenti spazi aerei.

Senza preavviso, con decorrenza immediata, oltre le aree vietate normalmente. Oramai tutto è considerato poligono militare per esercitazione.
Esattamente come si fa quando si ritiene di poter fare quello che si vuole pensando di avere una colonia sempre disponibile per scenari di guerra simulata.

Quanto accade oggi era già stato previsto, nel lontano 2017, in occasione dell’esercitazione NATO “Mare aperto”, da Liberu che organizzò una manifestazione a Cagliari. In quell’occasione avevamo denunciato che quell’esercitazione poteva essere non un’eccezione ma solo il preludio ad una possibile pratica dell’estensione delle esercitazioni fuori dai poligoni militari. Oggi ci tocca constatare amaramente di averci visto giusto.

Il silenzio del governo sardo in questo contesto è più che imbarazzante, addirittura eloquente.
Ciononostante noi, come cittadini e come patrioti sardi, non ci stancheremo mai di denunciare e contrastare l’occupazione militare della nostra terra. Qualsiasi alternativa alla lotta contro l’occupazione non è un’opzione possibile.
Fuori le basi militari italiane e NATO dalla Sardegna
Fuori la guerra dalle nostre vite.

Liberu – Lìberos Rispetados Uguales