“Favorire gestione armonica della presenza militare in Sardegna e sviluppo dei territori con attività di ricerca e innovazione”, “in virtù della innata propensione sperimentale e duale del poligono, compatibilmente con le prioritarie esigenze addestrative, la Regione Sardegna e la Difesa promuovono lo sviluppo di programmi di studio, ricerca e sperimentazione tecnologico industriale di possibili attività duali di comune interesse da realizzarsi presso il poligono, quali cyber-defence, cyber-security, modeling & simulation, scuola di protezione civile, attività nel settore aerospaziale a sostegno delle politiche nazionali di ricerca e sviluppo, attività di sperimentazione, certificazione e training di droni”.
Di tutto di più, contrabbandati anche con la dualità civile/militare.
Così il presidente Solinas definisce e commenta la firma a villa Devoto tra Regione e Difesa, del disciplinare d’uso del poligono di Quirra rinnovato per altri cinque anni.
Dal dizionario, Armonico = conforme alle leggi dell’armonia, che produce armonia.
Cosa ci sia di armonico, in posti come il poligono di Quirra e non solo, dove si fanno sperimentazioni di ogni tipo di armi e si addestrano eserciti di mezzo mondo, dove sono stati testati missili che rilasciano torio radioattivo con conseguenze letali per uomini ed animali, posti dove migliaia di ettari di terra e mare sono sottratti all’utilizzo, agricoltura e pesca, per il quale sarebbero più idonei, posti dove chilometri di coste sono interdetti alla fruizione dei cittadini, posti dove in seguito alle “sperimentazioni” non è più possibile alcuna bonifica, ce lo dovrebbe spiegare meglio il presidente.
Per quanto riguarda lo sviluppo dei territori occupati da queste belle attività farebbe bene ad andarsi a vedere le statistiche sull’andamento demografico e lo sviluppo delle attività economiche dei comuni interessati o viceversa dovrebbe spiegare all’opinione pubblica, con dati alla mano, quali sono stati i benefici ed i vantaggi per la Sardegna di una così gran parte di territorio svenduto all’occupazione militare.
Non ci incanta presidente, da anni per noi esiste solo una lista di condizioni:
– Blocco delle esercitazioni
– Chiusura di tutte le basi e poligoni
– Bonifica dei luoghi e restituzione ai legittimi proprietari.
Rivendichiamo per la Sardegna un futuro di terra di pace.

#Liberu