Questa mattina Liberu, assieme ad associazioni ambientaliste e cittadini ha manifestato davanti all’entrata della proprietà della società riminese Immobiliare Champoluc.
L’area, che nei giorni scorsi era stata addirittura chiusa con dei massi, è al centro di progetti di cementificazione per la costruzione di villaggi turistici.
La valorizzazione della nostra terra passa per il rispetto delle sue bellezze paesaggistiche e ambientali e per il recupero dell’enorme patrimonio immobiliare che ha già occupato chilometri di litorale nei decenni passati.

Non un altro grammo di cemento deve ricoprire ciò che rimane delle nostre coste. Non un solo masso, non una sola catena devono più impedire ai Sardi il libero accesso al loro mare.
Non permettiamo più a nessuno, chiunque sia e da ovunque venga, di calarsi dall’alto e disporre in maniera privata e esclusiva di quelli che sono beni comuni, naturali e inalienabili del nostro popolo.

Custa terra est sa nostra!

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