Non vogliamo alimentare polemiche sterili in questo periodo di emergenza, ma è anche giusto segnalare la preoccupazione nostra e di migliaia di cittadini sardi per il modo in cui questa crisi viene gestita.
Il presidente Solinas dopo un incredibile lungo periodo di silenzio, oggi ha finalmente disposto il periodo di quarantena per le persone che arrivano dalle zone rosse di diffusione del virus.
Alle dichiarazioni rassicuranti dei giorni scorsi da parte delle autorità di protezione civile corrisponde in realtà una grande confusione negli ospedali, una incertezza diffusa e soprattutto un flusso continuo e ininterrotto di viaggiatori – fino a questa mattina – da e per il nord Italia. A tutto ciò si aggiungono molteplici testimonianze sulla stampa di viaggiatori sardi che riferiscono di non aver riscontrato alcun controllo nei porti per tutto il periodo precedente ad oggi.
A fronte di questa situazione piuttosto confusa e disorganizzata, da quanto si apprende dall’ufficio stampa della Regione nella giornata di ieri Solinas avrebbe richiesto al governo un blocco degli arrivi per la Sardegna di 20 giorni, misura rifiutata dal governo italiano.
Una misura, questa avanzata dalla Regione, a nostro avviso sensata e equilibrata, vista la nostra condizione insulare che facilita il lavoro di controllo e viste le evidenti difficoltà del governo italiano di fare fronte all’emergenza, ma inspiegabilmente rigettata.
Eppure in materia di lotta ai virus, quando si è trattato, ad esempio, di malattie dei suini il governo italiano è stato capace di imporre alla Sardegna, per decenni, un embargo economico e un controllo ferreo capace di dare anche la caccia alle salsicce nelle valige dei viaggiatori.
Adesso che si chiedono 20 giorni di sospensione degli spostamenti delle persone (non delle merci) per la tutela della salute dei cittadini il governo italiano è per la libera circolazione ad oltranza!
Un cortocircuito di contraddizioni senza precedenti.

Davanti a tanta incertezza e tanta confusione non ci resta che fare affidamento sul senso di responsabilità dei cittadini, invitandoli e alla calma a tenere un atteggiamento razionale.
Invitiamo perciò tutti i cittadini attualmente presenti in Sardegna a seguire scrupolosamente le semplici regole per collaborare ad arrestare la diffusione del virus, e senza dimenticare che dai nostri comportamenti può anche dipendere la vita di tante persone che hanno il fisico debilitato per questioni di età o di malattie precedenti:

– lavarsi frequentemente le mani
– evitare di toccarsi la bocca, il naso e gli occhi
– evitare di frequentare luoghi affollati di qualsiasi tipo
– tenere una distanza tra noi e le altre persone di almeno un metro
– evitare di salutarsi stringendosi la mano, di abbracciarsi o baciarsi
– stare preferibilmente in casa, soprattutto se si ha un’età superiore ai 65 anni, se si soffre di gravi patologie o se si hanno sintomi compatibili con il Covid-19
– starnutire o tossire utilizzando fazzoletti o mascherine o nella piega del gomito e non sulla mano
– se si ha la febbre, EVITARE DI RECARSI AL PRONTO SOCCORSO, ma restare in casa e chiamare i numeri di riferimento: 1500 oppure 800311377 tutti giorni dalle ore 8 alle ore 20, oppure il 118.

Confidiamo nel senso di responsabilità e di solidarietà di cui il nostro popolo è sempre stato capace di fronte alle difficoltà

Liberu – Lìberos Rispetados Uguales