Autodeterminatzione apprende con forte sconcerto delle condanne che il pubblico ministero ha chiesto per i legittimi esponenti del governo catalano, arrestati e detenuti per aver promosso il referendum altrettanto legittimo del 1 ottobre 2017 dove la maggioranza del popolo catalano ha votato per l’indipendenza e ha dato mandato al governo della Catalogna di proclamare la nascita della Repubblica Catalana, fuori dallo Stato spagnolo.
Le spropositate condanne richieste dal pubblico ministero interpretano a pieno la natura repressiva del governo e dello Stato spagnolo, ne riaffermano la struttura e l’impostazione franchista, la volontà di reprimere uno dei diritti fondamentali di tutti i popoli, quello all’autodeterminazione.
Autodeterminatzione, che nasce per difendere il diritto di decidere del popolo sardo, sta dalla parte dei prigionieri politici catalani e ritiene assolutamente illegali sia la loro detenzione che la richiesta di condanne politiche per aver fatto il loro dovere nel chiamare il proprio popolo a decidere il futuro della nazione catalana.

Autodeterminatzione sosterrà, nelle forme che saranno necessarie, tutte le iniziative atte a rendere giustizia ai prigionieri politici catalani e restituire loro le funzioni istituzionali che avevano avuto con il voto dei catalani, che in grande maggioranza li avevano delegati a governare la Catalogna.
Autodeterminazione, nell’immediato, coinvolgerà il parlamento sardo e gli chiederà che non solo esprima solidarietà ai prigionieri politici, ma approvi un atto di protesta ufficiale da consegnare alla ambasciata spagnola. Chiederà anche che una rappresentanza del parlamento dei sardi esprima la volontà di visitare i prigionieri politici per verificarne le condizioni. Da incarico al consigliere regionale RossoMori Autodeterminatzione di attivarsi in tal senso nei modi previsti dal regolamento dell’assemblea regionale.